DR. UMBERTO BENELLI // ATTIVITA' LIBERO PROFESSIONALE

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LENTI A CONTATTO

La lente a contatto (lac) è uno strumento di correzione ottica dei difetti rifrattivi (miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia). L’utilizzo della lente a contatto come sostituto o integrazione all’uso dei tradizionali occhiali è attualmente molto diffuso.
I pazienti portatori di occhiali che vorrebbero provare l’utilizzo delle lenti a contatto devono necessariamente sottoporsi ad un’accurata visita oculistica.
E’ infatti compito del medico oculista stabilire anzitutto se il paziente è o meno idoneo all’uso delle lenti a contatto.
Dopo un’accurata valutazione medica e una serie di accertamenti, il medico potrà indicare il tipo di lente più adatta sia come correzione, sia come materiale, che come frequenza di ricambio.
Dopo la prima applicazione, è bene che il neo portare di lenti a contatto si sottoponga ad un training sull’uso della lente a contatto in collaborazione con l'ottico applicatore (contattologo).
E’ molto importante che il paziente sappia come maneggiare correttamente la lente a contatto, come applicarla, come rimuoverla, quali prodotti utilizzare e come gestirsi nella quotidianità indossando la lente a contatto. Un portatore consapevole e attento sarà meno esposto a rischi di infezione derivanti dall’utilizzo improprio delle lenti a contatto.

Classificazione lenti a contatto
In base all'utilizzo clinico che viene fatto le lenti a contatto possono essere suddivise in:
- lenti a contatto correttive
- lenti a contatto terapeutiche
- lenti a contatto cosmetiche

Al primo gruppo, lenti correttive, appartengono:
- lenti a contatto rigide
- lenti a contatto morbide
- lenti a contatto semirigide
Tutte queste lenti possono correggere i difetti rifrattivi quali miopia, astigmatismo e ipermetropia.

Al gruppo delle lenti a contatto terapeutiche, appartengono quelle lenti a contatto che, grazie ai materiali di costruzione altamente tollerati dall’occhio, vengono utilizzate come “scudo di protezione” in caso di danni alla cornea, o in caso determinati interventi chirurgici (per esempio vengono applicate dopo il trattamento PRK per la correzione dei difetti visivi, oppure dopo il Cross Linking) favorendo una rapida e corretta riepitelizzazione e alleviando il dolore derivante dalle ferite corneali.

Al terzo gruppo infine appartengono le lenti che, grazie a particolari lavorazioni, possono modificare l’aspetto o il colore dell’occhio.

Lenti rigide
La lente a contatto rigida è realizzata con materiale non flessibile e la sua struttura non consente una buona ossigenazione.
E’ una lente poco confortevole e l’adattamento richiede un periodo piuttosto lungo ed un utilizzo che deve essere aumentato in modo graduale. Sono certamente le lenti che consentono minore possibilità di deposito, ma la difficoltà nel tollerarle soggettivamente le ha portate man mano ed essere sempre meno utilizzate e sostituite con l’uso di lenti semirigide o morbide.

Lenti semirigide
Le lenti a contatto semirigide, anche dette “gas permeabili”, sono leggermente più flessibili rispetto alle lenti rigide e, pur avendo una struttura molto simile a quella delle lenti rigide, garantiscono all’occhio una migliore ossigenazione. Sono soggettivamente meno confortevoli delle lenti morbide ma richiedono un ricambio meno frequente rispetto alla lente morbida proprio perché la sua superficie non ha un effetto spugna come quello della lente morbida.

Lenti morbide
Il maggior numero di applicazioni in campo di lenti correttive vede come protagonista la lente a contatto morbida.
Sono lenti a contatto composte per la maggior parte da acqua (per questo chiamate anche idrofile) e sono quelle che meglio si adattano alla naturale fisiologia dell’occhio. La loro struttura ed il materiale di costruzione garantiscono all’occhio sia una corretta ossigenazione che un’idratazione equilibrata.
La loro struttura le rende particolarmente confortevoli.
Da pochi anni sono in commergio le lenti morbide in "silicone-hydrogel" che consentono un'ossigenezione corneale ottimale potendo quindi essere in alcuni casi portate anche di notte e per più giorni consecutivamente.

Esistono lenti morbide:
- a ricambio giornaliero (le cosiddette one-day)
- a ricambio settimanale
- a ricambio quindicinale
- a ricambio mensile
- a ricambio semestrale

La necessità di un ricambio frequente nell’uso della lente morbida è data dal fatto che la sua struttura così ben tollerata dall’occhio assomiglia ad una spugna e come tale la sua superficie può essere ricettacolo di sostanze e agenti nocivi che vi si depositano.
E’ quindi importante non superare i giorni di utilizzo rispetto a quelli indicati sulla confezione della lente ed è fondamentale rispettare tutte le regole di igiene e corretta manutenzione della lente.
La durata limitata preserva quindi da rischi di infezione.

Manutenzione e consigli
- Lavare accuratamente le mani con un sapone neutro prima di maneggiare le lenti a contatto.
. Utilizzare sempre i polpastrelli e mai le unghie nell’applicazione e rimozione.
- Non utilizzare mai prodotti diversi da quelli indicati dal medico oculista e dall’ottico.
- Rispettare la scadenza delle lenti, ovvero non indossarle se il periodo di utilizzo è scaduto.
- Sostituire lenti danneggiate, molto sporche o dopo un fenomeno infiammatorio.
- La cura e la manutenzione delle lenti deve essere precisa e puntuale.
- Prima di procedere con l’applicazione, verificare che la lente non sia rovesciata.
- Applicare le lenti prima di truccarsi e rimuovere il trucco prima di togliere le lenti.
- Rimuovere le lenti in caso di arrossamento irritazione agli occhi.
- Sostituire il liquido di conservazione nel contenitore dopo ogni utilizzo.
- Preferire soluzioni umettanti monodose o comunque senza conservanti.
- Utilizzare lenti a contatto a porto continuo (quindi anche di notte) solo dopo
un’accurata visita oculistica.
- In ambienti con riscaldamento o aria condizionata molto forti, durante i viaggi in aereo e in tutte quelle situazioni in cui si percepisce una maggiore secchezza oculare, aumentare il numero di instillazioni dei colliri umettanti.