Vizi di refrazione
Ipermetropia
Cosa è l'ipermetropia?
La visione è faticosa per vicino e spesso anche per lontano
Nell'occhio normale le immagini trasportate dai raggi luminosi attraversano l'occhio tramite la cornea, la parte trasparente più esterna dell'organo visivo e vengono messe a fuoco all'interno, sulla retina ed in particolare a livello della macula.
L'ipermetropia è un difetto visivo che non consente una buona visione né da vicino né da lontano.
Nell'ipermetropia la curvatura della cornea è troppo lieve e ciò provoca la messa a fuoco delle immagini dietro la retina. Ne consegue che in giovane età la visione a distanza è chiara, ma gli oggetti posti vicino all'occhio sono sfocati. Questo accade perchè il soggetto giovane "accomoda" ovvero riesce a sforzare la muscolatura oculare per mettere a fuoco gli oggetti lontani.
In generale quindi l'occhio ipermetrope è un occhio più "corto" del normale e per questa ragione le immagini vanno a fuoco dietro la retina per cui appaiono sfuocate.
L'ipermetropia può essere di tipo congenito e si trasmette ereditariamente con carattere autosomico recessivo. Tutti i bambini hanno un'ipermetropia fisiologica alla nascita che si riduce con la crescita del bulbo fino all'età della pubertà.
La sintomatologia dell’ipermetrope è un po’ vaga,costituita principalmente da stanchezza oculare e svogliatezza, accompagnata spesso da cefalea dopo lettura (età scolare). A volte può provocare annebbiamenti visivi ed addirittura spasmi accomodativi causati da un’eccessiva accomodazione per correggere il difetto rifrattivo così come blefarite, blefaro-congiuntivite e vaga dolenza agli occhi. Fino a che il paziente affetto è giovane e l'ipermetropia lieve, il soggetto riesce a compensare questo difetto grazie all' “accomodazione” ossia un meccanismo di compensazione fisiologico che modificando la curvatura del cristallino permette di mettere a fuoco le immagini sulla retina. Dopo i 50 anni, invece,quando il meccanismo di accomodazione comincia ad essere non più tanto efficace, i pazienti lamentano una progressiva riduzione visiva sia per lontano che per vicino. Spesso dunque nell’infanzia l'ipermetropia rimane asintomatica e nascosta a lungo. Per tale motivo sarebbe buona norma che tutti i genitori sottoponessero a visita specialistica i figli di 3-4 anni al massimo, senza attendere la visita scolastica, che in genere viene eseguita attorno ai 6-8 anni, quando fenomeni come l’ambliopia (occhio pigro) e strabismo si sono già instaurati.
L'ipermetropia viene corretta con lenti positive, convergenti che permettono di far cadere le immagini sulla retina e di vedere a fuoco. Andrebbe corretta il più precocemente possibile per ridurre la frequenza di strabismi (anche minimi) ed ambliopie (occhio pigro); di qui la necessità a scopo profilattico che i bambini vengano controllati già all’età di 3 anni. Le ipermetropie lievi (fino a 2 diottrie) e medie (fino a 5) sono le più frequenti. Le ipermetropie superiori a 6-7 diottrie sono rare e in genere si associano a malformazioni oculari. L'ipermetropia si corregge con gli occhiali o le lenti a contatto. Spesso le lenti a contatto sono preferite sia per motivi estetici, quando vengono praticate attività sportive o di pubblica relazione o per avere una correzione totale che in caso di anisometropia (significativa differenza di difetto rifrattivo tra un occhio e l’altro) non è tollerata se corretta con gli occhiali.
Già da diversi anni si può anche correggere con la chirurgia con laser ad eccimeri. Gli interventi con il laser ad eccimeri "rimodellano" il profilo corneale aumentando il potere di curvatura della cornea e consentendo quindi alle immagini di andare a fuoco sulla retina e non più dietro di essa.
Occhio normale
I raggi luminosi vanno a fuoco sulla retina